giovedì 3 gennaio 2008

Ricercare in internet, diventerà professione?

Esattamente un anno fa, partecipai alle selezioni per un corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo. La presentazione di questa nuova professione all'interno del sito di Puglia impiego, mi incuriosì molto.
[... Vorresti trasformare in professione la passione per la navigazione in rete? ...]

Era la prima volta che provavo ad entrare in un corso gratuito finanziato dalla regione, perchè sinceramente credevo che anche lì fosse tutto pilotato dal sistema.

Poi tra l'altro era preferibile avere la laurea e un'ottima conoscenza della lingua inglese, ed io non possedevo nessuno dei due requisiti. Immaginate quindi lo stupore nell'aver superato il test... Sicuramente ho avuto la meglio grazie alla mia spiccata "paraculaggine" nel colloquio, fatto sta che ero dentro. Su circa 100 candidati ero rientarto trai primi 20!

Tutti ragazzi simpaticissimi, la maggiorparte laureati, ma soprattutto disoccupati come me. Da subito ci chiedevamo cosa facesse in realtà quest'information broker, e cercando spiegazioni ai docenti, ai progettisti del corso e spulciando qua e la sono venuti fuori varie definizioni, ma quella più chiara e sintetica è forse questa:
persona capace di trovare informazioni per poi organizzarle e gestirle. Quindi da un dato grezzo, l’ Information Broker riordina i dati secondo la richiesta, prima delineando un percorso in base al progetto iniziale e infine creando un abstract, un report, una bibbliografia o raccolta di link, per consegnarli al committente.

Qui la domanda nasceva spontanea: in base a cosa potevamo stabiliare il valore della nostra ricerca?
Retorica risposta di qualcuno: dipende dall'importanza dei dati che l’information broker è in grado fornire con le sue informazioni; il valore della risposta dipendenderà soprattutto dalla domanda.
Puglia Impiego di recente, ha pubblicato un'altra pagina sulla definizione di Information Broker .

Con questa risposta il dubbio non è stato risolto... e il corso è durato un anno.

7 commenti:

Manolo ha detto...

Ottimo dilemma... Non ho tempo, ma ne discuterò appena possibile.
Ciao da Manolo

Anonimo ha detto...

Salve una dei "20 corsisti"...e secondo me la ricerca in internet può diventare una professione solo se si specializza in un determinato settore.Essendo laureata in giurisprudenza ovvio che il settore da me più conosciuto e vicino sia quello legale, conseguentemente l'esperienza del corso e soprattuto quella stage mi ha orientato sulla via della "consulenza alle aziende", ossia una consulenza strettamente legata all'attività di esporto delle aziende con tutte le problematiche annesse a livello contrattuale.
In conclusione stò unendo tutte le tecniche di ricerca in internet apprese con le conoscenze legali per avviarmi a questa nuova attività.
Buon lavoro a tutti!!
Anna Maria

InfoBroker ha detto...

Spero che anche gli altri Information Broker si facciano avanti...
Come vi ho accennetoin una mia mail, inviata a qui pochi indirizzi che avevo, ho accennato che il Blog Info Broker Salentino, era una sorta di esperimento, ma che sarebbe potuto diventare interessante con l'aiuto di qualcuno di voi...
Volete le prove?
Provate a inserire su Google parole chiave tipo:
Info Broker Lecce;
information broker lecce;
professione "ricercare in internet"

Potrebbe essere un modo per farci conoscere...
Ora siamo presenti con poche parole su alcuni motori di ricerca, ma pian piano che il blog si riempirà di argomentazione interessanti...
Oltre che a trovare, con questo blog protremmo soprattuto farci trovare.
Di gente che cerca sulla rete ce nè a bizzeffe, ma di Information broker con tanto di attestato... sono in pochi... per lo meno in Puglia!
Mettettevi in gioco... la piazza è aperta!

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, Infobroker e non...a mio avviso il web racchiude ancora innumerevoli risorse...il problema è scovarle! Ma a questo ci pensiamo noi. Vorrei fare i miei complimenti al blogger che su google ha scavalcato la nostra sede formativa!!! Il classico caso in cui l'allievo supera il maestro! L'unico vero problema da affrontare, affinchè ricercare in internet possa diventare una professione, è darsi da fare con l'inglese. Ecco il mio consiglio infobroker: No English no party!!! Ilaria

InfoBroker ha detto...

E' proprio vero! E l'assenteismo durante le lezioni di Inglese, che dura sin dalle superiori, mi sta pesando tantissimo.
Proprio giorni fa, leggendo il Blog di un amico, Stefano Gorgoni, uno dei SEO (search engine optimization) più in gamba che ci sono in circolazione... (modestamente è colui dal quale ho imparato un bel po' di cose su posizionamento e motori di ricerca) ho trovato un post interessante su libri di Web Marketing & Search Engine, Web Analytics
e Pianificazione di campagne di marketing... ma rigorosamente tutti in inglese.
SE si vuole stare al passo con i tempi... la rete, parla Inglese.
Per ora mi limiterò a sperimentare ottimizzazioni e ricerche su testi in Italiano, ma spero di superare questo grosso handicap.

Anonimo ha detto...

Caro blogger e lettori tutti, oggi ho avuto un' intuizione niente male...firmiamo una petizione per l'assunzione presso l'ateneo salentino di alcuni infobroker? Pensavo a quanto si possa guadagnare aiutando gli studenti universitari a cercare informazioni utili occultate dalle segreterie studenti...ilaria

InfoBroker ha detto...

Bene! Sarebbe un modo per dimostrare che l'Infobroker può diventare una professione... anche a Lecce! Ma ci pagherebbero? :)
Considerando che conosco assistenti "volontari", che passano intere giornate da anni in università... aspettando un concorso, per un posto promesso...
E' dura, ma si può sempre provare a raccogliere le firme...
Per questa idea di Ilaria, apro un nuovo post!