Tra le immagini che più ci inducono a cliccare per curiosità sfido chiunque a non catalogare quelle sul cibo.
Un’immagine di un piatto ben presentato che solo a guardarlo ti conquista l’appetito è senza dubbio accattivante. E già per questa unica motivazione chi ha un ristorante, una sala ricevimenti, un agriturismo non può esimersi dall’avere un profilo Pinterest.
Ora, venendo alla parte del marketing di un ristorante, lo chef, il gestore di un locale o l’organizzatore di un catering e banqueting, hanno una carta in più da giocare: attrarre i clienti con i propri piatti. Succulenti presentazioni cibarie, primi e secondi piatti in cui sfoggiare il meglio delle proprie portate, naturalmente ben fotografate possibilmente adoperando lo sfondo bianco-ceramica del piatto, sono vere e proprie dichiarazioni d’amore verso il cliente, suggestivi corteggiamenti che, “pinnandole”, altro non fanno che invitare il futuro avventore a cliccare e a conoscere il proprio locale.
E qui arriva un altro fattore strategico di Pinterest: chi inserisce l’immagine ha la possibilità di inserire un link. Così facendo l’utente che clicca sull’immagine viene reindirizzato al link scelto dall’autore. Venendo al caso del ristorante con Pinterest è facile postare un’immagine e proiettare il link sul sito del ristorante o su un’offerta di una cena con sconto.
L’importante è adottare una misura sobria: non essere troppo autoreferenziali ma condividere anche altri interessi con immagini, “like” e “repin”. Ad esempio si potrebbero creare lavagne con foto di spezie dal mondo oppure scatti di film dove la tavola è sempre protagonista (come non pensare ad Alberto Sordi nella famosa scena degli spaghetti nel film “Un americano a Roma”).
Pinterest in Italia non è ancora molto utilizzato, a differenza dell’America dove già spopola, ma proprio per questo è bene cavalcare ora il momento. Inizialmente a seguire e a condividere con voi il profilo ci saranno stranieri ma poco male considerando che l’italian food è il cibo preferito dalla maggior parte della popolazione mondiale. E allora chef cosa aspettate? Iniziate a diventare social. E’ il web che ve lo chiede!
Sara Macchitella